2 Dicembre 2010
Occhi aperti sul territorio. La Valmusone necessita di una spinta in più.
Non ci si può illudere che dall’oggi al domani scompaiano tutte le difficoltà che stanno caratterizzando il nostro tessuto produttivo, dice Mario Baffetti presidente della Confartigianato di Osimo, ma gli imprenditori artigiani sono determinati ad agganciare la ripresa e sono abituati a pensare in termini di economia reale e di produzione e per questo si rendono conto che c’è bisogno di tempo per vedere i frutti del lavoro che stanno comunque portando avanti, nonostante tutte le difficoltà create dalla crisi. Per guardare alla ripresa, ha ribadito Ivano Gardoni responsabile sindacale della Confartigianato di Ancona sud è ora necessario non abbassare la guardia, mantenere i livelli produttivi e fare pressing per ottenere quanto prima possibile le riforme necessarie a sostenere lo sforzo colossale della micro e piccola impresa. Anche i Comuni possono dare il loro contributo di sostegno alle piccole imprese con i lavori pubblici, il rispetto dei tempio di pagamento ed una burocrazia meno asfissiante. Confartigianato si pone come sempre a fianco degli imprenditori , forte di un consenso sempre crescente.
Prevale il senso di disorientamento e di incertezza nei confronti di uno scenario economico mutato che non offre garanzie ma tanti dubbi. La difficoltà coinvolge tutti e blocca sul nascere anche le spinte propulsive che possono venire dalla imprenditoria giovanile. Solo da una riflessione congiunta sullo stato di salute del panorama economico territoriale possono nascere spunti e iniziative realisticamente atte a cambiare le carte in gioco. Per questo gli attori principali dello scenario produttivo della Valmusone si danno appuntamento oggi (giovedì 2 dicembre) a Osimo presso la Sala del Bocciodromo di Castelfidardo alle ore 20 i responsabili del Comitato Intercomunale Confartigianato di Osimo, Castelfidardo e Filottrano, il sindaco di Castelfidardo Mirco Soprani, gli imprenditori della zona, le autorità locali si incontrano per focalizzare quanto più opportuno sia fare per ripristinare la competitività aziendale dei due Comuni dell’area sud. Investire sulle competenze peculiari del territorio, specializzare l’offerta in base alle rinnovate esigenze del mercato, individuare le criticità diffuse. Questo quanto verrà trattato sul tavolo di lavoro. Il 2011 è alle porte. A dispetto dei desideri di tutti, il 2010 non ha offerto la ripresa tanto agognata. Ancora le micro e piccole imprese del territorio si portano addosso i segni e le conseguenze di anni difficili. Ma non bisogna fermarsi. Per sostenere l’economia locale : fare gli acquisti nei piccoli negozi dei centri storici, acquistare prodotti made in Italy, insomma dare impulso all’ economia locale.
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