29 Aprile 2020
Un incontro all’insegna del dialogo e del confronto. Questa mattina il sindaco Roberto Ascani ha accolto una delegazione di commercianti che hanno simbolicamente consegnato le chiavi delle loro attività per manifestare il disagio e i timori legati al prolungato periodo di stop a causa dell’emergenza sanitaria, chiedendo spiragli per poter riprendere ad esercitare e forme di sostegno per scongiurare il default.
Il sindaco ha cercato di illustrare le ragioni alla base della prudenza adottata dal Governo nello stilare il calendario delle riaperture – piano cui il Comune si attiene – condividendo pienamente le preoccupazioni ed accettando di buon grado di fare da tramite con il Premier Conte per rappresentare le istanze degli operatori commerciali e turistici a secco di lavoro e di incassi a fronte di inderogabili costi fissi.
Altro tema caldo, le segnalazioni riguardanti estetiste e parrucchieri che abusivamente vanno a domicilio, sulle quali stanno compiendo opportune verifiche e controlli le autorità competenti. Vero è che il settore, chiuso sin dall’11 marzo, è quello che dovrà aspettare e soffrire più a lungo per tornare a regime vista la prossimità con il cliente, ma ciò non giustifica la scorrettezza e i pericoli di una condotta illecita. Aderendo perciò all’accorato appello perorato dalle associazioni di categoria, il sindaco sottolinea: «Esporsi per motivi futili al contagio dovrebbe scoraggiare di per sé tale pratica, ma evidentemente è necessario anche un messaggio di allerta per dissuadere gli incauti: sconsigliamo vivamente la popolazione di rivolgersi a questi ‘professionisti’ abusivi sia per evitare di mettere a repentaglio la salute propria e dei propri cari, sia per il rischio delle pesanti sanzioni in cui si può incorrere».
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