7 Aprile 2017
Aumentare la collaborazione tra cittadino e forze dell`ordine: un`alleanza strategica per effettuare interventi mirati, rapidi e risolutivi. Questo il senso dell`incontro pubblico promosso ieri dall`Amministrazione Comunale in collaborazione con l`Arma dei Carabinieri e il Comando di Polizia Locale, un`utile occasione di confronto su un tema sempre attuale. “I dati dei reati sono in calo ma la sensazione di pericolo è diffusa e si propaga in maniera ormai incontrollata attraverso l’onda dei social – l`introduzione del sindaco Roberto Ascani -; per evitare di essere sopraffatti dai mezzi di comunicazione massivi è più che mai necessario migliorare il dialogo tra chi segnala il fatto e il tutore dell`ordine pubblico”. Il concetto di “sicurezza partecipata” si abbina dunque a quello di “prevenzione” e al “controllo di vicinato”, di cui il comandante di compagnia dei carabinieri di Osimo capitano Raffaele Conforti ha portato l`esempio pratico di Lucca per incentivarne quanto meno una forma spontanea e sottolineare l’importanza di una rete di sostegno. “E` un modello importato in Italia dagli Usa che ci fa riflettere sul valore dei rapporti umani: nessuno conosce le nostre abitudini meglio del vicino e può notare anomalie“. In un territorio come il nostro dove la qualità della vita è ancora alta rispetto ad altre realtà, ma ove comunque i tempi sono cambiati e le risorse (leggi pattuglie e agenti) vanno ottimizzate e sostenute dall`associazionismo come qui accade con Protezione Civile e Carabinieri in Congedo, l`attivismo non deve dunque limitarsi al tam tam su facebook ma proporsi in maniera più concreta. Come ricordato dal maresciallo Enrico Grossi e dal tenente Paolo Tondini, “è fondamentale segnalare con immediatezza ai numeri di pronto intervento ogni rumore, volto o movimenti strani e adottare accorgimenti banali ma indispensabili come chiudere a chiave porte, garage e auto”. La giustizia è lenta ma inesorabile”: la collaborazione interforze e il coinvolgimento del cittadino sono tasselli imprescindibili per prevenire e contrastare la microcriminalità.
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