27 Ottobre 2010
Una seduta lunga conclusasi in nottata, articolata su sette punti all’ordine del giorno, ma due salienti sui quali si è concentrata gran parte della discussione. L’approvazione della variante parziale al piano regolatore generale ha comportato l’analisi e la votazione di dodici schede, riportanti i rilievi espressi dalla Provincia cui lo strumento urbanistico era stato inviato lo scorso marzo per l’ottenimento del parere di conformità alla normativa vigente. Come spiegato dal Sindaco Soprani e dal responsabile di settore ing. Ranieri Bocchini, l’ufficio tecnico ha ritenuto di accettare in nove casi le osservazioni della Provincia, mentre tre schede sono state controdedotte: si tratta di casi isolati che rimarranno in sospeso sino a nuova pronuncia della Provincia, ma poiché non influiscono sul resto del piano, la porzione di variante che non ne è interessata è stata definitivamente votata a favore dalla maggioranza (astenuto Balestra, contrari i consiglieri Scattolini e Cingolani del Pdl, Catraro del Psi, Lorenzetti, Magi e Carini dell’Unione). Le critiche hanno riguardato soprattutto la parte più consistente relativa all’edificabilità di un terreno agricolo in via Bramante di circa 10.000 mq, più simile secondo l’opposizione ad una “espansione” che ad un “completamento”. Intorno alle 22.00 è iniziata la trattazione dell’ultimo punto in agenda, la transazione che chiude il lungo contenzioso tra il Comune e Acquambiente a seguito del recesso dal Cigad. I consiglieri Magi, Lorenzetti e Catraro hanno chiesto il rinvio “vista l’ora e l’importanza dell’argomento che andrebbe trattato con calma facendo intervenire le parti in causa”; di fronte al rifiuto della maggioranza hanno abbandonato l’aula accusando di “chiusura al dialogo”.
Il Sindaco Soprani ha poi enunciato i termini dell’accordo: “Si chiude in maniera più che dignitosa un contenzioso lungo un decennio che fa tornare nella nostra proprietà beni per un valore di circa 4 milioni di euro senza per altro precludere la possibilità di rientrare in Acquambiente e senza lasciare pendenze sulla futura Amministrazione. In particolare, consente al Comune di riacquisire, anche formalmente e non solo di fatto, la proprietà delle reti e delle infrastrutture presenti sul territorio finalizzate alla gestione del servizio idrico integrato; consente inoltre di valorizzare finalmente l’area di S. Agostino che da trenta anni circa vede la presenza di una struttura incompiuta che depaupera tutta la zona ed in particolare la piazza, con l’opportunità per l’ente di acquisire gratuitamente un locale di 120 mq. da adibire ad attività istituzionali”. L’alternativa – ha spiegato il Sindaco – sarebbe stata quella di continuare con le vertenze legali con ulteriori notevoli spese a carico sia dell’ente che della società con esito finale incerto per ambedue le parti. L’operazione si chiude così con un segno positivo sia dal punto di vista economico (nelle casse comunali continuano ad entrare circa 300.000 euro annui per la gestione del servizio gas e del depuratore), sia dal punto di vista della gestione del servizio che risulta qualitativamente elevato ed è svolto da primaria azienda locale (l’APM di Macerata) individuata dall’ATO di cui il Comune fa parte.
Alla discussione e successiva votazione hanno partecipato i consiglieri del Pdl Scattolini e Cingolani, che pur non condividendo la scelta politica di recedere nel 2002 dal Consorzio Cigad e la complessità della situazione che si è venuta poi a creare, hanno appoggiato la decisione di chiudere la vertenza: il punto è dunque passato con i voti favorevoli di tutti i consiglieri presenti in aula (Solidarietà Popolare e Pdl) e l’astensione del consigliere Balestra.
Quanto agli altri temi, il presidente del Consiglio Adamo ha informato i presenti sui contenuti della nota della Corte dei Conti relativa al conferimento di incarichi esterni, mentre il Sindaco ha comunicato la nomina di Barbara Beldomenico in seno al Consiglio di amministrazione della Fondazione Ferretti e il prelievo dal fondo di riserva ordinario della somma di 1800 € per integrare un capitolo di spesa relativo al finanziamento della tappa del Musicultura tour 2010 che sarà di scena all’Astra il prossimo 12 novembre. E’ stato inoltre adottato all’unanimità il piano di recupero ubicato in contrada Squartabue di proprietà del sig. Cingolani Giuseppe ai sensi della L.R. 22/200 (piano casa) che prevede l’accorpamento degli annessi esistenti al corpo di fabbrica principale per una superficie complessiva di circa 55 mq, progetto sul quale erano già stati assunti i pareri di tutti i servizi competenti. Più complessa la trattazione del punto relativo al bando e schema di convenzione per l’assegnazione dell’area ubicata nel piano di inserimento produttivo Micheletto, sito in zona Acquaviva, dove è presente un lotto di 1418 mq di proprietà comunale destinato ad ospitare attrezzature di interesse pubblico, concedibile (a tali scopi) in diritto di superficie: qui potrebbe sorgere una sorta di struttura polispecialistica sanitaria accompagnata da servizi amministrativi, prevedendo inoltre all’interno della costruzione un auditorium di almeno 50 posti da concedere in comodato al Comune per almeno 60 ore all’anno. Il progetto deve essere accreditato dalla Regione in tempi stretti, ragion per cui la maggioranza ha respinto la richiesta di rinvio avanzata dal consigliere Magi. In sostanza, in questa fase si è andati ad approvare il bando che regolerà l’assegnazione dell’area a prezzi agevolati per 99 anni a privati in possesso delle dovute certificazioni ed autorizzazioni professionali, partendo da una base d’asta di 10.000€. Rispetto al testo originario che comunque prevede parametri molto rigidi per poter partecipare (un fatturato di 10 milioni di Euro negli ultimi 5 anni), è stato introdotto un emendamento proposto dal consigliere Gambi per aumentare la valenza sociale e i “vantaggi” per il territorio. Si è inserita cioè la clausola che prevede l’obbligo di erogare il 30% di prestazioni in regime convenzionato col sistema sanitario nazionale o di applicare una riduzione del 20% sul tariffario regionale ai residenti nel Comune di Castelfidardo per tutta la durata della convenzione; in caso di inosservanza delle suddette condizioni, decade il beneficio e l’area torna a prezzi commerciali. Così formulato, il punto è stato votato favorevolmente da maggioranza e Catraro, mentre Lorenzetti ha sottolineato che dare una zona a prezzi stracciati a chi vi impianta un’attività con fini di lucro può configurare un favoritismo.
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