Regione Marche

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23 Settembre 2008

Partita la raccolta firme per l'ospedale all'Acquaviva

Ha riscosso subito grande interesse la raccolta firme avviata questa mattina nel centro storico durante il mercatino settimanale “contro la decisione della Regione Marche di localizzare la nuova struttura ospedaliera all’Aspio di Camerano, penalizzando i cittadini di Castelfidardo e della ValMusone”. Centinaia di cittadini hanno già sottoscritto il documento che verrà presentato ai vertici regionali chiedendo di rispettare la graduatoria stilata dai tecnici che privilegia l’Acquaviva. Sono stati i Sindaci di Castelfidardo e Loreto Mirco Soprani e Moreno Pieroni ad aprire stamattina il banchetto, dialogando e rispondendo ai tanti quesiti della gente. «Non è una nostra azione ma un percorso condiviso con le altre Amministrazioni coinvolte  – ha ribadito Pieroni – ; tuttavia, siamo qui personalmente perché siamo stati noi ad individuare il sito dell’Acquaviva e perché rappresentiamo migliaia di cittadini che vogliono far sentire forte la loro voce per far capire ai politici che è stata compiuta una scelta sbagliata, un’operazione strategica probabilmente decisa già a tavolino per ´recuperare` Ancona in calcio d’angolo. La nostra vallata rischia di ritrovarsi con dei semplici poliambulatori, priva di un’adeguata tutela sanitaria. Vigileremo attentamente sulla situazione, in special modo su due aspetti particolarmente delicati: siamo perplessi sulla collocazione all’Aspio non tanto per la distanza chilometrica, ma per la criticità della viabilità e la proprietà dell’area. Se il terreno dell’Acquaviva viene concesso dalle Opere Laiche lauretane al prezzo simbolico di un euro, sull’acquisizione di quello dell’Aspio i costi potrebbero essere ben diversi». Come annunciato, sarà il Comune di Castelfidardo ad effettuare la richiesta di accesso agli atti per visionarli e verificare se sussistono gli elementi per avviare un procedimento legale; la Giunta-Soprani lo ha deliberato nella serata di ieri. Frattanto, come conferma lo stesso Sindaco fidardense, «la petizione popolare si estende a tutti i punti di aggregazione del territorio nei Comuni dell’area Sud, con una postazione fissa nell’atrio del Municipio: visto il modo in cui siamo stati presi d’assalto sin dalle prime ore, riteniamo che l’obiettivo delle 5000 firme sarà ampiamente superato».

Lucia Flaùto
Comune di Castelfidardo

Comune di Castelfidardo

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