22 Aprile 2024
Un invito alla riflessione, uno strumento di sensibilizzazione, un simbolo per diffondere la cultura del “sì” e il valore etico e sociale della donazione degli organi.
Inaugurata sabato scorso in via Murri la panchina rossa dell’A.I.D.O. alla presenza – malgrado il clima capriccioso – di una folta platea di autorità e di rappresentanti del mondo del volontariato. Nelle parole di Marco Pantalone, presidente del locale gruppo A.I.D.O., le motivazioni profonde alla base di questa idea: «Una panchina non fa distinzioni di razza, di religione, di fede politica, nel rispetto dei principi dell’assoluta gratuità, libertà, volontarietà e anonimato, a tutela sia del donatore che del ricevente come riporta la frase che vi è incisa: io dono, non so a chi …. ma so perché. Il trapianto è l’unica terapia salvavita per chi soffre di grave insufficienza epatica, renale, polmonare o cardiaca; chi aspetta la disponibilità di un organo per superare la malattia, vive una situazione drammatica, una vita sospesa in attesa del trapianto, ma il 95% dei pazienti, dopo il trapianto, può tornare ad una normale qualità di vita».
Di qui, l’importanza di pronunciare il proprio “Sì”, un atto di generosità e civiltà che non costa nulla, ma che può consentire di salvare una o più vite, anche la nostra. Ogni cittadino maggiorenne può esprimerlo tramite A.I.D.O., anche con la nuova app DigitalAido, o presso l’ufficio anagrafe del Comune al momento del rilascio o del rinnovo della carta di identità, o presso la AST di riferimento.
«La celebrazione del dono è sempre una nuova e grande emozione – ha detto il sindaco Roberto Ascani ringraziando i promotori dell’iniziativa -. Nonostante i grandi passi avanti fatti negli ultimi anni, nel nostro Comune ancora abbiamo una percentuale di consenso di circa il 70%. Si può fare di più, si deve fare di più!». Parole condivise da Dino Latini, presidente dell’assemblea legislativa delle Marche che ha ribadito l’impegno della Regione non solo nella «promozione della donazione come elemento di crescita di una comunità ma anche nello studio di misure a sostegno delle famiglie» e da Nazzareno Pighetti, vice-sindaco di Loreto e socio Aido, che ha sottolineato «l’importanza di un gesto che impedisce ad un cuore di spezzarsi e della sinergia tra associazioni».
Una panchina, dunque, contro l’indifferenza o la diffidenza, uno spazio di riflessione e di memoria dei donatori che hanno salvato altre vite in un luogo di ritrovo posto nella immediata vicinanza della stele posizionata nel maggio 2022 in omaggio alla donatrice multiorgano Caterina Governatori.
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