16 Ottobre 2009
E’ una delle “perle” dell’edizione numero 34 del Festival internazionale in corso di svolgimento a Castelfidardo. Nella “culla” dello strumento ad ancia, è stato presentato ieri un illustre “antenato”: la fisarmonica di Leonardo Da Vinci, esposta presso la sede del Museo Internazionale di via Mordini, che fortemente ha voluto questo evento di eccezionale spessore culturale. Una scoperta sensazionale frutto della passione del liutaio Mario Buonoconto, che ha realizzato l’opera sulla base di uno schizzo del grande scienziato ed artista del Rinascimento italiano tratto dal Fol. 76r. del Codice Madrid II rivenuto nella Biblioteca Nacional de Madrid. «Un disegno – ha spiegato il maestro friuliano – che nessuno conosceva fino al 1970, ma di cui si intuiva l’importanza. Di fatto, anticipa di circa 300 anni l’invenzione della fisarmonica. Le indicazioni che Leonardo ha lasciato sono essenziali ma significative: una tastiera verticale, un mantice a doppia azione che funziona in entrambi i versi, una serie di canne di legno o di carta la cui genialità sta nel generare un flusso d’aria continuo che produce il suono». Ci sono voluti anni ed anni di ricerca e di lavoro certosino per annodare il percorso filologico che va dal Rinascimento ai giorni nostri. «Quello che riproduce lo strumento di Leonardo è un suono flebile, tipico dell’epoca e delle canne d’organo incastonate ciascuna a mò di flauto; caratteristica ben diversa – ha spiegato Buonoconto – rispetto alla fisarmonica tradizionale ad ancia libera, cui i musicisti chiedono oggi sempre maggiore potenza». L’autore ha poi minuziosamente descritto le fasi costruttive, tutte rigorosamente manuali: senza fare alcun ricorso a tecnologie moderne, ha utilizzato solo legno ed essenze dell’epoca. Ha evitato così di incorrere in contraddizioni storiche.
Denis Biasin, fisarmonicista e maestro fisarmonicista promotore di questo eccezionale progetto, ha poi suonato la “Da Vinci”, con l’accompagnamento di Sebastiano Zorza, proponendo composizioni inedite realizzate fra gli altri da Peter Soave. La fisarmonica di Leonardo rimarrà esposta sino alla fine dell’anno al Museo Internazionale della Fisarmonica con orari dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 20.
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