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7 Ottobre 2010

I tre “tenori” della fisarmonica all’Astra
Comunicato

E’ un privilegio, un onore che il Festival di Fisarmonica ha conquistato grazie alla tradizione e alla qualità che lo caratterizza. Ma è anche una bella storia di amicizia, che lega fra loro, allo strumento ad ancia ed alla città i tre fisarmonicisti più celebri e applauditi al mondo. Il World Accordion Trio si riunisce in una serata che si preannuncia magica al teatro Astra giovedì 7 ottobre alle 21.00 (biglietti esauriti in prevendita): un evento che colloca Castelfidardo a livello dei più grandi palcoscenici internazionali, perché Frank Marocco, Richard Galliano e Coba non compongono una formazione stabile, ma si prestano ad offrire uno spettacolo pressoché unico.

Il percorso dei tre “tenori” della fisarmonica è eloquente. Le note dello statunitense Frank Marocco hanno fatto da colonna sonora a più di quattrocento produzioni hollywoodiane, tra cui “Il Padrino”, “Colazione da Tiffany”, “Pulp Fiction” e “Il Gladiatore”, portando così il sound della fisarmonica nelle case del grande pubblico: Marocco è dunque il primo ad aver fatto uscire la fisarmonica dall’ambito ristretto in era stata relegata, spaziando abilmente dal jazz alla musica classica. La sua lunga e luminosa carriera è costellata di successi, riconoscimenti prestigiosi, collaborazioni illustri: da Frank Sinatra ai Pink Floyd, Prince e Madonna, da Jon Hammond a Luciano Pavarotti, fino ad Artur Rubinstein, Liza Minnelli e Sophia Loren. La firma di Marocco compare anche in “Safari” di Jovanotti. Negli Stati Uniti è stato nominato otto volte “most valuable player” dalla National academy of recording arts, conseguendo l’ambito titolo per ben due volte.

E se Marocco incarna lo stile classico che più esalta le doti dell’esecutore, Richard Galliano è l’erede riconosciuto di Astor Piazzolla, l’interprete che attingendo al repertorio francese ha inventato un’espressione artistica inconfondibile, divenuta la sua firma nel mondo. Quello del cittadino onorario Galliano è un mix coinvolgente di valzer musette, java e tango. Profondo conoscitore della musica e autore, con il padre Lucien, di un nuovo metodo per l’insegnamento della fisarmonica per il quale ha ricevuto nel 2009 il premio Sacem per la migliore didattica, Galliano ha applicato alla fisarmonica un lavoro basato sul concetto ritmico del tre tempi, che l’avvicina al jazz, la nobilita e l’affranca da stereotipi ormai superati.  Un prodigio riuscito anche al giapponese Coba – al secolo Yasuhiro Kobayashi – che con 6 milioni di album all’attivo è uno dei più “venduti” al mondo. Osannato in patria da uno stuolo di fan entusiasti, il suo sound originale ha trasformato l’immagine dello strumento fidardense, rivestendolo di un abito pop contemporaneo che ha valicato ogni confine e valso collaborazioni di grido, tra cui quella con Bjork. A Coba, che al pari dei due “colleghi” è anche compositore di immense capacità, va il merito di aver coniugato un linguaggio giovane, fondato su uno stile avveniristico, accompagnato da un look ricercato e da ritmi accattivanti.

Tre calibri assoluti, dunque, con percorsi, età e background diversi, accomunati da un talento straordinario, uniti da una stessa passione: una serata memorabile. Mostrando estrema disponibilità, Marocco, Galliano e Coba si prestano inoltre in mattinata (dalle 11 alle 12 presso Music & Co. in via Mazzini) ad un incontro con il pubblico; oggi in trio, domani (venerdì, dalle 10 in poi) individualmente.

Lucia Flaùto
Comune di Castelfidardo

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