9 Dicembre 2013
Un arcobaleno di colori e calore: descritti dalla mostra fotografica e dall’esposizione dei lavori prodotti nei laboratori di cestineria, legatoria, tessitura e informatica, ma soprattutto dalla vita vissuta e dall’armonia che si respira all’interno della struttura. L’open day con cui il centro socio educativo di via IV Novembre ha celebrato i 25 anni di attività, ne ha riunito la grande famiglia in un’atmosfera di orgoglio e condivisione. Perché pensare sei lustri fa che un’idea di quel genere potesse diventare una «realtà così bella, innovativa e funzionale, era quasi un’utopia, ma la forza di tanta gente ha permesso di raggiungere un risultato fantastico – ha sottolineato con commozione l’assessore alle politiche sociali Riccardo Memè -: il Centro Arcobaleno per portatori di handicap, oggi è un vanto non solo per il nostro Comune ma un esempio di integrazione, che accoglie gli ospiti a 360° ed apre cuore e mente». Un’avventura iniziata con tenacia 30 anni fa, superando i lacci burocratici e finanziari, passando il guado della revisione sanitaria e promuovendo una mentalità diversa: «il disabile un tempo era un ‘povero’ segregato in casa di cui nessuno si occupava, se non la famiglia – ha ricordato la presidente del Comitato Consultivo Tina Mazzieri -; lo Stato ha cominciato ad occuparsene negli anni ’60 garantendo l’istruzione e fondando poi le scuole speciali (prodromi dall’inserimento scolastico) che hanno avviato un percorso di vita autonoma fatto di programmi, stimoli e dignità personale. In quegli anni, Castelfidardo ha avuto la lungimiranza di pensare ad una struttura che avesse una cultura riabilitativa, anziché solo assistenziale. E grazie all’impegno dell’allora sindaco Schiavoni, delle associazioni di volontariato come il Follereau e l’Anffas che hanno agito da pungolo, delle famiglie e di tanti amici, abbiamo creato questo Centro, un fiore all’occhiello che valorizza le abilità della persona allontanando i limiti dell’handicap attraverso un approccio pluridisciplinare che si relaziona con la normalità degli operatori”. La presenza del mini-sindaco Arianna Marchetti ha testimoniato il legame con il territorio e il tessuto sociale: la scuola e gli studenti collaborano da 15 anni con il Centro affiancandosi nei laboratori ed imparando l’arte di realizzare deliziosi cestini, bomboniere, zerbini in corda e quant’altro esprime l’impegno e il lavoro quotidiano di dieci utenti e cinque educatori.
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