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17 Settembre 2013

Festival internazionale, omaggio a Piazzolla
Comunicato

Dalle note struggenti di Oblivion, alla sensualità di Libertango magistralmente celebrata in “Frantic” dal regista Roman Polanski, fino alla dolcissima Adiós  Nonino, composta nel 1959 quando il Maestro, in tournée nel centro America, ricevette la notizia della morte improvvisa del padre e scrisse di getto una delle più belle liriche di tutti i tempi, oggi conservata in partitura originale all’interno del Museo di Castelfidardo. C’è tutta la grandezza di un genio incontrastato nella prima serata di gala del Festival Internazionale della Fisarmonica dedicata al compositore e bandoneista Astor Piazzolla. Un universo sospeso tra il tango, il jazz e la musica classica, la cui magia rivive domani (mercoledì 18 settembre)alle 21.15 al Teatro Astra, ingresso gratuito – nell’interpretazione dell’Astoria Quintet (Belgio), una delle più apprezzate formazioni specializzate nelle opere del maestro argentino, trascritte e riadattate dal fisarmonicista Christophe Delporte. L’ensemble è composto da cinque artisti, Christophe Delporte (fisarmonica, bandoneón, accordina, arrangiamenti), Isabelle Chardon (violino), Eric Chardon (violoncello), Leonardo Anglani (pianoforte) e Santo Scinta (percussioni), tutti diplomati al Conservatorio di Royal, già vincitori di concorsi internazionali e membri di importati orchestre. Passando dai bar dai bassi soffitti e pieni di fumo o registrando in studio concerti da sala, l’Astoria Quintet offre un vasto repertorio di tango argentino fedele alle aspirazioni del proprio compositore: mentre vengono portate alla ribalta le ricercate sottigliezze della scrittura di Piazzolla, è conservata intatta la travolgente ritmica e il fascino della melodia presenti nelle versioni originali. Allo spettacolo accompagnato da ballerini professionisti di tango è – non a caso – affidata l’ouverture della rassegna internazionale che celebra il 150° anniversario della fondazione dell’industria della fisarmonica. Un legame che Castelfidardo ha per altro sempre alimentato e valorizzato: Piazzolla è scomparso nel 1992 lasciando un patrimonio di 600 registrazioni e in quello stesso anno il Premio&Concorso gli ha attribuito la “Voce d’oro” alla memoria, inserendo poi stabilmente nel proprio regolamento un’apposita sezione centrata sul suo repertorio le cui audizioni si svolgeranno nelle giornate di venerdì, sabato e domenica.

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