6 Dicembre 2008
Quattro ore abbondanti di discussione sfociate nell’approvazione di un documento con il quale i Sindaci Soprani e Pieroni hanno inteso lasciare una traccia concreta di valenza politica su ciò che il confronto ha ispirato. L’ordine del giorno redatto dai Consigli Comunali di Castelfidardo e Loreto riuniti ieri sera in forma congiunta verrà inoltrato al Ministro, al Presidente della Regione, a tutti i consiglieri regionali e ai Parlamentari delle Marche. L’atto è stato votato intorno alle 23.20 al termine di un’assemblea coordinata dal presidente del Consiglio ospitante Herny Adamo e partecipata dall’assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani, dal dirigente Ruta e dal direttore dell’Asur 7 Di Bernardo, assenti nel momento in cui il documento è stato proposto.
“Accogliere l’invito – ha detto fra l’altro l’assessore Mezzolani – era un dovere che appartiene a chi fa politica con la “p” maiuscola; diversamente, sarebbe una politica che sfugge alle proprie responsabilità e aumenta il divario con la gente. Questa discussione è stata di grande utilità, perchè al di là dell’asprezza dei toni, c’è un filo conduttore unico, che è quello di cogliere un’esigenza che attraversa le nostre comunità. Ma rivendico la responsabilità e il peso della scelta che la Giunta regionale ha fatto: era tempo di svolta per qualificare una sanità già buona che ha bisogno di chiudere le ferite del passato. Il percorso di individuazione del terreno adatto, dopo la revoca doverosa del project financing di San Sabino, ha tenuto conto di dinamiche socio-politiche. Una scelta dolorosa che considero legittima al pari di tutte le azioni che i Comuni e i cittadini possono intraprendere a tutela della propria posizione».
Fortemente contestata dai Sindaci Soprani e Pieroni e dalla gran parte dei consiglieri presenti, la motivazione socio-politica addotta, che conferma “che la decisione era già scritta ed il percorso fallato in partenza; così le esigenze di 120.000 abitanti di un territorio a forte valenza industriale e turistica sono state di nuovo sacrificate – ha detto Soprani – a beneficio dei 100.000 di Ancona, senza considerare le criticità della viabilità e del territorio dell’Aspio”. “La politica anconetana che alza la mano in Consiglio – ha aggiunto Pieroni – ha influenzato fortemente una scelta che ritengo svilente. Ora ci venite a dire che la graduatoria non tiene conto di altri flussi sociali, che guarda caso sono stati i Sindaci di Ancona e Camerano a invocare, facendo incanalare la decisione in una certa direzione”.
Lungo il dibattito hanno preso la parola i consiglieri di Loreto Grandene, Nicoletti, Pigliacampo, Cappellacci e Spina; tra i fidardensi, Moreschi, Catraro, Cingolani, Scattolini e Lorenzetti, che ha lasciato l’aula dopo l’intervento.
Queste le dichiarazioni di voto dei capogruppo consiliari:
Spina (PD Loreto) esprime dissenso sull’ordine del giorno ma lascia libertà di voto ai consiglieri Cappellacci e Serenelli;
Moreschi:(capogruppo della maggioranza fidardense), ha annunciato il voto ampiamente favorevole di Solidarietà Popolare;
Pigliacampo (PdL Loreto); voto positivo pur con qualche scetticismo sulla possibilità che l’atto cambi qualcosa;
Catraro (Unione Castelfidardo): sottolinea le differenti posizioni dell’Unione e il suo voto a sostegno dell’odg;
Cingolani (An Castelfidardo): voto favorevole, ma rimarca che i politici regionali dovevano essere messi in maggiore difficoltà e non hanno risposto alle domande più importanti;
Magi (Unione Castelfidardo): per dichiarazione personale si dice contrario ad un atto politico che poteva essere condiviso prima e non alla fine della seduta
Grandene (“insieme per Loreto”): favorevole, perché il documento non è carta straccia ma ha un valore dal punto di vista politico;
Carini (Unione Castelfidardo) e Scattolini (Forza Italia Castelfidardo): favorevoli, anche se la presentazione del documento poteva essere gestita meglio.
Votazione separata fra i due Consigli Comunali:
Castelfidardo: Contrario Magi (Unione); favorevoli tutti gli altri consiglieri presenti:
Loreto: 17 consiglieri presenti; 15 favorevoli, contrari Spina e Serenelli.
Testo Ordine del giorno
«Preso atto del dibattito nella sala consiliare di Castelfidardo tra i due Consigli Comunali di Castelfidardo e Loreto riunitisi in forma ufficiale e congiunta in merito alla localizzazione della struttura ospedaliera rete-Inrca;
Vista l’importante petizione popolare sul sito dell’Acquaviva di Castelfidardo, con 10.000 cittadini che hanno firmato;
I Consigli Comunali di Castelfidardo e Loreto nel ribadire la ferma volontà del rispetto della graduatoria stilata dalla stessa Regione Marche (elaborata dai tecnici regionali), che ha visto il sito dell’Acquaviva arrivare primo in graduatoria rispetto agli altri siti, compreso l’Aspio di Camerano con ben 15 punti di differenza;
Invitano la Regione Marche a rivedere i propri atti amministrativi, a rispettare la graduatoria regionale che individua la struttura ospedaliera nell’area dell’Acquaviva di Castelfidardo ed evitare ulteriori penalizzazioni per quanto riguarda la sanità della Vallata del Musone che conta circa 120.000 abitanti, nonché ulteriori sprechi di carattere economico;
In subordine, si propone alla stessa Regione Marche di differenziare la struttura dell’Inrca (all’interno della città di Ancona) e la struttura di rete nella zona dell’Acquaviva, come individuato dalla graduatoria. In questo contesto rimane essenziale e vitale che le strutture ospedaliere di Loreto e di Osimo vengano maggiormente potenziate per quello che riguarda la struttura ed il personale sanitario al fine di svolgere le funzioni di un vero ospedale di rete e, contestualmente, mettere grande attenzione alla R.S.A. di Castelfidardo».
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