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6 Giugno 2008

Conservazione della biodiversità e gestione degli alvei
Comunicato

L’interesse mostrato dalla cittadinanza e dagli organi di governo del territorio alle problematiche inerenti l’ambiente fluviale è stato dimostrato dalla grande partecipazione alla mostra “La vita e…il fiume” che si è svolta a Castelfidardo dal 19 al 26 maggio 2008 organizzata dalla sezione locale di Italia Nostra in collaborazione con il  Mosca Club Vallesina , evento che ha voluto cogliere l’occasione per sensibilizzare anche i ragazzi delle scuole quali fruitori oggi e gestori domani, della vita dei fiumi.I lavori si sono conclusi con una tavola rotonda riservata a Enti, Associazioni ed esperti che hanno affrontato le problematiche relative alla “Conservazione della biodiversità e gestione degli alvei fluviali”.Sono intervenuti:Eugenio Paoloni – Presidente Fondazione Ferretti – ModeratoreSergio Serenelli – Assessore ambiente comune di CastelfidardoIng. Massimo Sbriscia – Provincia di AnconaDott.ssa Paola Tombolasi – ArpamProf. Mauro Coltorti – Osservatorio dell’Acqua Prov. di AnconaProf. Vincenzo Caputo – UNIVPMDott. Massimo Calducci – Coldiretti  MarcheDott. Massimiliano Savoretti – operatore economicoLucio Santoni – Mosca Club VallesinaStefano Breccia – Mosca Club VallesinaAlfeo Busilacchio – Scuola Italiana Pesca MoscaDaniele Carlini – Presidente Italia Nostra sez. Castelfidardo  Nell’introdurre la tavola rotonda, Eugenio Paoloni presidente della Fondazione Ferretti ha messo in evidenza come questa occasione abbia rappresentato un momento di riflessione dove poter esprimere liberamente il proprio pensiero, le esperienze fatte sul campo con le relative difficoltà incontrate, la volontà dei partecipanti di affrontare le problematiche valutando la possibilità di razionalizzare e coniugare gli interventi al fine di superare, laddove possibile, le criticità contingenti. Il saluto dell’amministrazione comunale di Castelfidardo è stato portato dall’assessore all’ambiente Sergio Serenelli che ha anche sottolineato l’impegno del comune nel perseguire la qualità della vita nei quartieri ed in particolare nel tratto dei fiumi Musone ed Aspio ricadenti nel territorio di Castelfidardo, ha poi evidenziato la vicinanza dell’amministrazione alle iniziative intraprese dalla Fondazione Ferretti. Una valutazione critica di quanto fatto in passato dalla Provincia, degli interventi recenti e attuali ed una puntuale rappresentazione degli interventi che saranno fatti a breve negli alvei e nelle zone di rispetto dei corsi d’acqua è stata fatta dall’ing. Massimo Sbriscia che con passione ha rivendicato sia le risorse umane ed economiche messe in campo a questo scopo, sia la ricerca di una metodologia scientifica di intervento rispettosa di tutte le componenti ambientali. E’ stato altresì portato a conoscenza di come la Provincia abbia attivato un percorso di condivisione con le associazioni ambientaliste presenti sul territorio, collaborazione che trova nell’Osservatorio dell’ Acqua un luogo istituzionale e permanente di espressione, al fine di avvalersi dei contributi di tutte le comunità che vivono ed operano nel territorio sia per limitare i costi sia per razionalizzare gli interventi.La dott.ssa Paola Tombolesi ha rappresentato l’andamento nel tempo dello stato di qualità dei fiumi, con particolare riguardo al fiume Musone, riscontrabile nell’attività di monitoraggio che l’ARPAM realizza dal 1999 ai sensi della normativa vigente, illustrando ai presenti anche l’adeguamento della normativa nazionale a quella europea, che comporta un approccio diverso alla problematica, si dovrà affiancare infatti alle analisi chimico-microbiologiche, lo studio delle comunità biotiche faunistiche e vegetazionali quali componenti essenziali nell’economia dell’ambiente fluviale.Ha altresì evidenziato come il DMV (deflusso minimo vitale) dei nostri corsi d’acqua potrà difficilmente permettere un eccessivo sfruttamento della risorsa acqua specie nel periodo estivo, invitando tutti i soggetti interessati a fare la propria parte, pur nel rispetto delle necessità espresse dalle associazioni di coltivatori. L’ARPAM, che attualmente collabora con Enel in attività finalizzate alla definizione del DMV, interverrà inoltre esprimendo pareri, su richiesta degli enti, per adeguare i rilasci dagli invasi ad uso idroelettrico, nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi definiti dalla direttiva 2000/60/CE per lo stato ecologico dei corpi idrici.Il prof. Mauro Coltorti dell’Osservatorio delle Acque della Provincia di Ancona, ha evidenziato come la conformazione geologica dei nostri territori è tale per cui le falde superficiali sono attualmente sfruttate al massimo, con conseguente ricorso all’escavazione di pozzi sempre più profondi che rendono ancora più critiche le condizioni di vita del sistema fiume e della risorsa idrica in toto. Egli auspica la realizzazione di una collaborazione tra pubblico e privato al fine di una migliore  fruibilità dell’ambiente fluviale.Il prof. Vincenzo Caputo, zoologo dell’UNIVPM, illustrando interessanti studi sulla genetica della trota, ha posto in evidenza come vi sia uno scollamento tra la legislazione apparentemente “protezionista” nei confronti della biodiversità delle specie e la non protezione effettiva delle specie acquatiche, vista la attuale possibilità di introdurre forme genetiche alloctone sul nostro territorio. Una rappresentazione estremamente critica riguardo la gestione del sistema fiume viene fatta dal sig. Alfeo Busilacchio della Scuola Italiana Pesca Mosca e dai sig.ri Lucio Santoni e Stefano Breccia rappresentanti del Mosca Club Vallesina, i quali pongono l’accento su varie problematiche: l’utilizzo della risorsa idrica, la manutenzione dei corsi d’acqua principali e minori, la immissione di scarichi che hanno compromesso la qualità delle acque superficiali, invitando tutti i soggetti preposti a intervenire in maniera più incisiva rispetto al passato. Il presidente della sezione locale di Italia Nostra, Daniele Carlini  ha illustrato le numerose iniziative che ogni anno vengono effettuate in collaborazione con il CEA “Selva di Castelfidardo” per sensibilizzare il mondo scolastico e la popolazione sul problema fiume, sui rifiuti, sul risparmio energetico  e idrico.Il dott. Massimiliano Savoretti infine ha presentato un progetto di studio che vuole coniugare un intervento di ingegneria naturalistica sulle fasce riparie con finalità manutentive ad uno sfruttamento della biomassa ottenuta per scopi enegergetici, si tratta di un progetto ambizioso, che deve essere sviluppato in modo più ampio con un attenta valutazione di tutte le componenti ambientali e di tutti i soggetti interessati, verificando anche le risorse economiche coinvolte.L’iniziativa in definitiva si è dimostrata proficua sia per la disponibilità dimostrata da tutti i soggetti intervenuti a interloquire reciprocamente, sia per gli intenti espressi unitariamente a mettere in campo le forze disponibili a favore della tutela e fruibilità dell’ambiente fiume.

Fondazione Ferretti
Comune di Castelfidardo

Comune di Castelfidardo

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