Descrizione
Se Castelfidardo può vantare un Monumento di alta riconoscenza nazionale che "scintilla al sole" nell'omonimo Parco ed è simbolo del Risorgimento italiano, tanto che il bozzetto occupa a sua volta un posto di rilievo al Vittoriano di Roma, lo deve al Conte Ernesto Garulli. Il nobiluomo originario del fermano, fervido patriota appassionato d'arte, storia e cultura, partecipava assiduamente nella nostra città alle commemorazioni della Battaglia del 1860 che riteneva però dimesse e inadeguate. Nel 1902 concentrò così tutte le sue energie affinchè si costituisse il Comitato Promotore, di cui divenne Presidente, per la realizzazione di un’opera che rendesse il giusto onore a Cialdini e ai Vittoriosi di Castelfidardo. Grazie alle sue influenze politiche fu promossa una sottoscrizione che con la partecipazione dello Stato, consentì di inaugurare nel 1912 il complesso monumentale che con lo stile scultoreo dinamico di Vito Pardo rappresenta il percorso sofferto dell’Unità d’Italia e del suo popolo.
Nell’ambito del raduno Regionale delle Associazioni combattentistiche e d’Arma e delle celebrazioni del 165° anniversario della Battaglia, si è inaugurato ieri il busto bronzeo dedicato al conte Garulli; si tratta del primo tassello del secondo anello del parco scultoreo che circonda il Monumento, in attuazione del progetto promosso dall’Associazione nazionale carabinieri. «Garulli è stata una figura cardine per la tutela della memoria storica» ha sottolineato il coordinatore provinciale Anc Tiziano Franco, ricordando «l’impegno esemplare del compianto presidente Francesco Magi affinchè si concretizzasse questo percorso di onore ai caduti che hanno lottato per la giustizia sociale, la libertà e la pace oggi così minacciate».
Il sindaco Roberto Ascani ha ribadito l’importanza di avere dato «un'anima ad una scultura che anima non ha» e di testimoniare attraverso la splendida intuizione di Magi, «non solo l’omaggio ai caduti e agli eroi del Risorgimento, ma i motivi delle battaglie e i valori patriottici, trasmettendo un messaggio di unione, speranza e sensibilità verso la storia e l’arte». In cima all’elenco dei ringraziamenti, quello all’associazione Tracce di Ottocento che ha finanziato la fusione del busto realizzato dal modellista Renzo Romagnoli con la tecnica della cera persa. «Durante le nostre ricerche abbiamo approfondito lo studio del conte Garulli, senza il cui interesse e spirito delicato volto al bene comune non avremmo mai avuto il Monumento ai Vittoriosi e la Battaglia sarebbe caduta nell’oblio: di qui il desiderio di dare vita a questo progetto che esprime una degna riconoscenza», ha detto la presidente di Tr800 Roberta Tombolini. Coordinata dal presidente dell’Anc Castelfidardo Nazzareno Franchi, la cerimonia ha visto un’ampia partecipazione di personalità, con l’accompagnamento del Complesso Filarmonico Città di Castelfidardo e le suggestive letture storiche di Davide Bugari.
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Ultimo aggiornamento: 22 settembre 2025, 12:09