22 Settembre 2011
Dare continuità a un patrimonio culturale e imprenditoriale, offrire un’opportunità lavorativa alle giovani generazioni. La visita dell’assessore regionale Marco Luchetti inserita nel Festival internazionale di fisarmonica, si è calata nell’ambito produttivo di un distretto noto per l’alta qualità e specializzazione. Prima di gustare l’aria di festa che si respira in città e la serata di gala al teatro Astra, l’assessore con deleghe alla formazione professionale, lavoro e istruzione, ha toccato con mano la realtà di una fra le più antiche e prestigiose fabbriche del settore. Seguendo non senza un pizzico di stupore le varie fasi di una produzione rigorosamente artigianale che fatica a trovare ricambio generazionale, Luchetti ha ipotizzato un paio di soluzioni: «Il salto di qualità per sopperire la mancanza di preparazione alla manualità, si può operare calando gli istituti ad indirizzo professionale in questo contesto imprenditoriale, creando percorsi di alternanza scuola/lavoro all’interno dell’iter curriculare – ha detto riferendosi ad esempio al Laeng di Osimo e al Meucci di Castelfidardo -. Nonostante la crisi economica e i tentativi di imitazione della concorrenza cinese, questo territorio vanta potenzialità eccezionali, tanto più che oltre all’assemblamento delle varie parti della fisarmonica, l’indotto locale procura anche tutte le componenti e i semilavorati. In questo senso, può essere utile e proficuo un coinvolgimento dell’Università che studia scienza dei materiali, progetto che potrebbe essere condotto attraverso dottorati di ricerca a sostegno delle aziende sul fronte delle modalità tecniche di costruzione e dell’innovazione». Ad accompagnare l’assessore nel tour, il presidente del museo della fisarmonica Vincenzo Canali e il vice presidente della fondazione Carilo Galeano Binci, poi raggiunti dal Sindaco Soprani.
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