Settimana del Patrimonio Culturale: passeggiata culturale “Conoscere per tutelare”

Sottolineata l'importanza storica, paesaggistica, culturale ed ambientale di una zona vincolata di grande interesse

Data :

11 maggio 2025

Settimana del Patrimonio Culturale: passeggiata culturale “Conoscere per tutelare”
Municipium

Descrizione

Ieri mattina in occasione della Settimana del Patrimonio Culturale, la sezione di Italia Nostra APS di Castelfidardo, in collaborazione con istituzioni e associazioni del territorio, ha organizzato una passeggiata culturale per sensibilizzare e tutelare un’area di grande valore situata a Castelfidardo, in zona San Rocchetto. L’area, attualmente interessata da un progetto di Ferrovie dello Stato per la realizzazione di una nuova stazione di manutenzione per treni merci, rappresenta un patrimonio paesaggistico, storico e ambientale di grande importanza. Si tratta di un intervento che potrebbe avere un impatto devastante su un territorio ricco di significato. 
Situata tra la Selva di Castelfidardo (area floristica protetta della Regione Marche) e il Parco del Cònero, questa zona è soggetta a numerosi vincoli: paesaggistici, ambientali e storici. Fa parte dell’area SIC “Sito d’Interesse Comunitario” Selva di Castelfidardo, e rientra nell’Ecomuseo della Battaglia di Castelfidardo, teatro della celebre battaglia del 1860, un momento fondamentale nel processo di unificazione italiana. Inoltre, insiste sulla Rete Ecologica Marchigiana (REM), istituita con la Legge Regionale n. 2/2013, e si trova in contiguità con il Parco Regionale del Cònero, al quale il Comune di Castelfidardo ha già avanzato richiesta di integrazione.
Dal punto di vista storico, riveste un ruolo di primo piano poiché ingloba la contrada San Vittore, dove sorsero i primi nuclei abitativi che diedero origine alla città di Castelfidardo. La posizione strategica e i vincoli presenti sottolineano l’importanza di preservare e valorizzare questo territorio, mantenendone il valore paesaggistico e ambientale, e favorendo un’integrazione più stretta con il Parco del Cònero per uno sviluppo sostenibile e rispettoso.
Prima di iniziare la passeggiata, il vicepresidente nazionale di Italia Nostra APS, Maurizio Sebastiani, ha sottolineato che l’associazione non è contraria al trasporto su rotaia o alle energie rinnovabili, ma ha ribadito che queste attività non devono danneggiare le aree verdi, specialmente quelle protette da vincoli.
Lo storico Marco Moroni citando l’antropologo e filosofo francese Marc Augé ha sostenuto che questo non è un “non luogo” bensì un territorio ricco di valori storici, relazionali e identitari in particolare quelli dell’agricoltura mezzadrile.  Il tenore Robin Jeffcoat ha ricordato il legame del celebre Beniamino Gigli con questi territori di cui era proprietario, leggendo alcune memorie e proponendo pezzi musicali che testimoniano il profondo attaccamento del tenore recanatese alla sua terra natale.
Lo storico Riccardo Sampaolesi e l’archeologo Maurizio Landolfi hanno sottolineato l’importanza storica e archeologica di quest’area, evidenziando come qui si trovasse probabilmente l’antica chiesta di San Vittore, con la sua fonte di ristoro e cura per i pellegrini. Il dott. Landolfi ha inoltre auspicato che RFI proceda con la Valutazione di Rischio Archeologico, come previsto dalla legge, considerando la presenza di centuriazioni romane nell’area, e ha invitato chiunque effettui ritrovamenti casuali a segnalarli alle autorità competenti.
La passeggiata culturale si è conclusa con uno sguardo alla collina di Monte San Pellegrino e alla Selva di Castelfidardo, richiamando l’importanza strategica e storica di questa zona. Eugenio Paoloni, Presidente della Fondazione Ferretti, ha ricordato il ruolo cruciale di questa area nella battaglia risorgimentale del 1860, sottolineando come le truppe si schierassero anche qui. Il dott. Daniele Diotallevi direttore del Museo del Risorgimento di Castelfidardo e membro della Deputazione di storia patria per le Marche, ha ribadito che il progetto di RFI deve essere fermamente osteggiato, poiché questa zona fa parte integrante del Museo del Risorgimento di Castelfidardo, un museo diffuso sul territorio che comprende le sale espositive di Palazzo Mordini, il Monumento ai Vittoriosi, il Sacrario della Battaglia e l’area stessa del combattimento.
A sostenere questa iniziativa, oltre ai residenti guidati dalla portavoce Manuela Mengascini, la quale ha invitato a sottoscrivere la raccolta di firme in atto, erano presenti l’amministrazione comunale di Castelfidardo e numerose associazioni del territorio, tra cui la Fondazione Ferretti, il Centro Studi Storici Fidardensi, la Deputazione di storia patria per le Marche, il Circolo San Rocchetto, la Pro Loco, Tracce di Ottocento, Italia Nostra APS sezione di Osimo, il Museo del Risorgimento, l’Ecomuseo dell’Unità d’Italia nelle Marche, CEA Selva di Castelfidardo e La Macina Terre Alte. 
Si ringrazia per l’ospitalità l’azienda agricola “L’Orto di nonna Teresa”.

 (Comunicato a cura di Italia Nostra)

 

 

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 11 maggio 2025, 11:52

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