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Emanuele Viti e Luca Bello, vittoria ed emozioni condivise al 50° PIF

Finale a sorpresa sul palco dell'Astra con un ex aequo tra i due talenti italiani

Data :

15 settembre 2025

Emanuele Viti e Luca Bello, vittoria ed emozioni condivise al 50° PIF
Municipium

Descrizione

Un finale sorprendente per un'edizione scintillante del PIF, che ha rinnovato la centralità e la spinta propulsiva di Castelfidardo nel panorama fisarmonicistico internazionale. La categoria principale dello storico Premio&Concorso per concertisti ha registrato infatti per la prima volta un clamoroso ex aequo tra due talenti purissimi: Emanuele Viti e Luca Bello hanno riportato il prestigioso trofeo in Italia a distanza di 12 anni  precedendo sul podio l’islandese Flemming Valdmundsson.
Il voto della giuria si è articolato su tre prove: al termine dell’ultima, basata sull’esecuzione live con i Solisti Aquilani del fascinoso brano d’obbligo ForEverPIF per fisarmonica e orchestra d’archi appositamente composto dal maestro Chiacchiaretta, è scaturito un punteggio a pari merito a due cifre decimali.
La padronanza tecnica e scenica, la sensibilità e la personalità dimostrata, hanno completato l’ascesa dei due giovani che al PIF si erano già distinti in passato in altre categorie: Emanuele Viti, 20 anni di Agnone, allievo del maestro Pietro Roffi, ha sottolineato «l’emozione, l’orgoglio e la responsabilità morale di onorare questa vittoria». Luca Bello, triestino classe 2006, residente a Copenaghen dove studia alla Royal Danish Academy, allievo di Geir Draugsvoll, ha avuto la capacità di gestire un inconveniente tecnico, la rottura di una valvola che ne ha interrotto l’esibizione, conquistando un risultato «frutto di tanto lavoro, impegno e passione». Viti e Bello sono i quinti italiani la cui carriera concertistica spicca il volo dal PIF dopo Massimiliano Pitocco (1988), ieri presidente di giuria che ha testimoniato un livello sempre alto e la crucialità del PIF come «momento di confronto per allievi, maestri e scuole», Claudio Jacomucci (1990), Cesare Chiacchiaretta (1993) e Samuele Telari (2013).
Ma la cerimonia finale al Teatro Astra ha riservato applausi ai vincitori di tutte le categorie. Si conferma la crescita esponenziale della scuola cinese (sette vittorie, di cui quattro nella classica A, B, C, Chamber, due fra i virtuosi  e una nella world ensemble), i lampi di quella moldova (classica senza limiti di età), ceka (virtuoso junior), portoghese (world senior), bosniaca (world student), con l’Italia che esulta anche con Eros Curcio, allievo del maestro Gaudio di origine campana residente a Novara, nella world junior. 
Attorno al Premio&Concorso, l’organizzazione coordinata dal Comune ha imbastito cinque giorni di «contaminazioni ed intense emozioni, in cui abbiamo captato un’energia frizzante, un’atmosfera bellissima che ha attirato tanto pubblico e reso internazionale la piazza, grazie al lavoro instancabile dello staff Pro Loco e del direttore artistico Spaccarotella», ha detto l’assessore alla cultura Ruben Cittadini ringraziando il pool di sponsor e sostenitori. Molteplici i concerti, tutti ad ingresso libero, con ospiti di eccezionale carisma e virtuosismo, autentiche perle incastonate in un fitto programma, fra cui la memorabile esibizione del fuoriclasse Simone Zanchini con l’Italian Jazz orchestra, terzo esperimento nella storia della musica jazz con la fisa protagonista di una bigband mixando movimenti e stili classici e jazz.
Il sindaco Roberto Ascani ha sottolineato il valore di «ogni tassello nel creare suggestioni uniche, vedi la composizione del maestro Chiacchiaretta che arricchisce la letteratura classica per fisarmonica, e nel tramandare una tradizione preziosa abbinandola ad una visione del futuro con l’obiettivo di promuovere lo strumento in ogni contesto. Storica, poi, la pietra miliare posta nel convegno di sabato scorso durante il quale è stato illustrato alla presenza dei massimi esperti il processo di catalogazione in prospettiva Unesco».
Dal direttore artistico Antonio Spaccarotella, la soddisfazione di «avere portato al PIF famiglie, appassionati, musicisti da tutto il mondo, esprimendo nuove energie, nuove linee ed entusiasmo».
Dal palco del teatro Astra, inoltre, l’annuncio che a marzo in concomitanza con il Jazz Accordion Festival, Castelfidardo ospiterà il congresso invernale della CIA con 50 delegati e quello dell’imminente partecipazione all’Expo di Osaka.
Consegnato nell’occasione il titolo onorifico di “ambasciatrice della fisarmonica” alla stimata docente, didatta e musicista Patrizia Angeloni, le cui parole rappresentano la sintesi ideale di un «cammino fatto di bellezza, creatività, studio e ricerca che richiede dedizione e condivisione profonda di un’idea che dalla storia si proietta verso il futuro».

Ultimo aggiornamento: 15 settembre 2025, 12:52

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